Lampo Scalo Farini

Kompakt 1993

01/24.06.2023

Lampo Scalo Farini

Kompakt 1993 – 2023 The visual side of music

01/24.06.2023

01/24.06

Kompakt 1993 – 2023 The visual side of music

Il 1 giugno 2023 giunge a Lampo Milano Kompakt 1993-2023 The visual side of music, l’eccezionale esposizione consacrata ai 30 anni della Kompakt, l’etichetta di culto di Colonia nata nell’ormai lontano 1993 che mette in scena la propria produzione artistica, grafica e musicale: un invito a scoprire le segrete corrispondenze tra immagine e suono, celebrando un anniversario che coincide con l’inizio della storia della cultura dance.

Label iconica della scena elettronica sin dagli anni Novanta, Kompakt è universalmente nota non solo per aver dato vita al “Sound di Cologne”, ma anche grazie all’identità visuale che l’ha contraddistinta nel panorama musicale globale. Lo dimostra questa straordinaria mostra che da Roma atterra a Milano: tra i dipinti digitali, i loghi multicolore in formato gigante e le opere che hanno dato origine alla serie dei vinili Pop Ambient, si intrecciano livelli estetici e grafici che restituiscono la dimensione transdisciplinare tramite la quale l’etichetta tedesca si è distinta e consolidata nel tempo, mettendo costantemente in pratica un’attitudine orientata verso l’esplorazione, la serialità e la visionarietà.

La corrispondenza tra la musica e l’immagine, ovvero tra il suono e i segni che lo significano, è una delle più potenti idee che ha animato la ricerca di Wolfgang Voigt per 30 anni: “Consideriamo Kompakt un’etichetta pop che opera sotto l’egida della techno”, dichiarò qualche tempo fa. Infatti, l’estetica del sample, del campionamento, della citazione e della ripetizione, alla base della pop-art warholiana – cui Voigt e Unland si ispirano – è la struttura su cui si fonda la musica techno, sia quella dance che quella ambient. Tali paradigmi trovano nelle opere realizzate per le copertine dei vinili, qui in mostra in grande formato, più che una semplice correlazione, una vistosa reversibilità che va dal tempo sonico allo spazio grafico e viceversa. Un siffatto andirivieni tra suono e immagine è stato studiato con l’idea di dotare il campionamento di partenza (sonoro o iconografico che sia) di una sua autonomia, adornandolo e infine cristallizzandolo in una traccia audio o in un dipinto digitale dove, ad esempio, delle porzioni campionate di abeti si ripetono identiche intensificando come in un crescendo il pitch e saturando il contesto, per poi diluirsi nell’effetto di una foresta. Si pensi all’opera Wald/Loops di Voigt del 2020, dove sembra possibile addentrarsi in un intrico minimale e barocco al contempo di rami di pini, quelli stessi di cui avevamo visto l’ingresso rosso del bosco nell’ormai lontano 1997, con la copertina che Gas realizzò per il suo Zauberberg (Mille Plateaux ’97).